Riflessologia Plantare Evolutiva
La riflessologia plantare evolutiva ha come finalità Il riequilibrio dell’intero organismo, al fine di stimolarne le capacità di autoguarigione.
È rivolto a tutti i principianti, ma anche a chi vuole apprendere questa disciplina guardandola da una nuova prospettiva. Ho ideato cosi, un corso di approfondimento che io chiamo riflessologia evolutiva, che ha lo scopo di restituire chiavi di lettura di tutte le manifestazioni del piede affinché possa essere praticato un massaggio mirato.
La Riflessologia rimane uno tra i più validi strumenti diagnostici e terapeutici esistenti.
ll mio interesse alla Riflessologia nasce agli inizi degli anni 80, quando allora era impensabile parlare di zone riflesse e della possibilità di acquisire “nuova bellezza” grazie al ripristino di circuiti energetici che da qualche parte avevano intralciato il libero fluire di alcune funzioni organiche. Occorreva allora lavorare e rispettare il fatto, che non tutti potessero comprendere e accettare che il piede riportava fedelmente uno squilibrio psicofisico ed è stato certamente anche per me uno scoglio da superare, vederMi riflessa con tutte le mie emozioni non vissute, trattenute da meccanismi di vergogna, paura, senso di colpa e molto altro. Ho dedicato molto tempo ad osservare poco alla volta le mie dinamiche, cercando di portargli luce, anziché alimentare l’ombra per tenerle protette. Questo meccanismo che oggi definisco “zone buie“, richiedono molta energia per rimanere nell’oscurità, energia che potremmo mettere a disposizione per mantenere uno stato di salute ottimale. Il mio stesso desiderio di stare bene nel senso profondo di bene, mi ha accompagnato attraverso questa disciplina. Per questo lo riconosco come uno strumento che per me fu un punto di partenza importante e che attualmente pratico e insegno da molti anni.
La Riflessologia rimane uno tra i più validi strumenti diagnostici e terapeutici esistenti.
ll mio interesse alla Riflessologia nasce agli inizi degli anni 80, quando allora era impensabile parlare di zone riflesse e della possibilità di acquisire “nuova bellezza” grazie al ripristino di circuiti energetici che da qualche parte avevano intralciato il libero fluire di alcune funzioni organiche. Occorreva allora lavorare e rispettare il fatto, che non tutti potessero comprendere e accettare che il piede riportava fedelmente uno squilibrio psicofisico ed è stato certamente anche per me uno scoglio da superare, vederMi riflessa con tutte le mie emozioni non vissute, trattenute da meccanismi di vergogna, paura, senso di colpa e molto altro. Ho dedicato molto tempo ad osservare poco alla volta le mie dinamiche, cercando di portargli luce, anziché alimentare l’ombra per tenerle protette. Questo meccanismo che oggi definisco “zone buie“, richiedono molta energia per rimanere nell’oscurità, energia che potremmo mettere a disposizione per mantenere uno stato di salute ottimale. Il mio stesso desiderio di stare bene nel senso profondo di bene, mi ha accompagnato attraverso questa disciplina. Per questo lo riconosco come uno strumento che per me fu un punto di partenza importante e che attualmente pratico e insegno da molti anni.
La mia crescita come operatrice è sia dettata da 30 anni di esperienza di lavoro sugli altri, sia da un bisogno di continua crescita che fa di me oggi una professionista che lavora sull’individuo a 360°. Seguendo un principio olistico, il mio sguardo è rivolto al corpo, alla mente e all’anima a partire dal momento della nostra incarnazione. Nel paradigma olistico,” un organismo”, è un sistema che non si può ridurre alla meccanica dei diversi elementi che ne fanno parte, ma tiene conto di un Tutto. Ogni individuo rappresenta una somma di tutte le sue parti, inseparabili, imprenscindibili, che lo caratterizzano e lo rendono un individuo Unico e speciale ma che convibra con tutti gli altri esseri. Il corpo è costituito da un insieme di strutture che convibrano e comunicano tra di loro. Ogni parte comunica attraverso zone riflesse nel piede, un disagio o uno squilibrio energetico, affinché un operatore capace e preparato possa individuarlo e porvi rimedio. Quindi la Riflessologia diventa non solo un metodo per osservare ciò che un linguaggio non verbale comunica di noi, ma anche una mappa di punti da stimolare per riequilibrare il corpo.
AGGIORNARSI
L’uomo evolve, così come il corpo si adatta alla sua evoluzione e gli operatori devono essere al passo con tutto questo. Aggiornare e ampliare un campo di osservazione è fondamentale per dare una sempre maggiore efficacia nel trattamento.
Il professionista deve essere sempre aggiornato e preparato , ma soprattutto deve distinguersi per la sua capacità di essere al proprio servizio e al servizio altrui in modo efficiente, serio.
L’uomo evolve, così come il corpo si adatta alla sua evoluzione e gli operatori devono essere al passo con tutto questo. Aggiornare e ampliare un campo di osservazione è fondamentale per dare una sempre maggiore efficacia nel trattamento.
Il professionista deve essere sempre aggiornato e preparato , ma soprattutto deve distinguersi per la sua capacità di essere al proprio servizio e al servizio altrui in modo efficiente, serio.
ESSENZIALI E SEMPLICI
L’efficacia dipende dalla capacità dell’operatore di essere preparato a cogliere velocemente ed efficacemente ciò che il piede rivela e concretamente portare gli stimoli che servono a produrre reazioni benefiche per l’organismo.
L’efficacia dipende dalla capacità dell’operatore di essere preparato a cogliere velocemente ed efficacemente ciò che il piede rivela e concretamente portare gli stimoli che servono a produrre reazioni benefiche per l’organismo.
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