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Imprinting

L’argomento nascita, riguarda tutto il periodo che va dal preconcepimento, ai 6 anni di vita e che mi piace chiamare ” scenario di nascita “.
È un’esperienza rivolta a tutti gli adulti che desiderano liberarsi dalle memorie condizionanti del trauma della propria nascita e di tutto il periodo prenatale , in un modo dolce e rispettoso, ripercorrendo insieme i passi compiuti per arrivare su questo piano di esistenza, passi che sono impronte, sulle quali continuiamo a ripetere le nostre esperienze.Ci sono temi che riguardano il concepimento, la gravidanza, la nascita, ma anche prima della nascita, poiché molte cose accadono lì.
Tutte queste memorie originarie, questi imprinting, sono esperienze, che abbiamo fatto all’inizio del nostro arrivare qui. La grande scoperta di questi tempi è sapere che ci trattengono e ci influenzano nelle relazioni della nostra vita ora, condizionando l’atteggiamento e i comportamenti verso se stessi e gli altri. Queste osservazioni fanno riferimento al lavoro di Peter Levine sulla rinegoziazione dei traumi.
Ormai è unanime il parere dei maggiori ricercatori ed esperti sull’importanza di una nascita consapevole e rispettosa dell’intero processo (concepimento, gestazione, parto, accudimento). Osservare per trasformare felicemente la propria vita e per concepire e far nascere, nell’amore e nella consapevolezza, a nostra volta , i nostri figli….. Gli adulti di domani.
Aiutando gli adulti a “rinascere”, lavorando sul superamento del trauma di nascita e contemporaneamente lavorando sull’ecologia della nascita si possono inoltre preparare i futuri genitori ad un concepimento, alla nascita e alla crescita dei propri figli in modo naturale e amorevole, dando la possibilità ad ognuno di recuperare i frammenti di noi che da qualche parte sono trattenuti o sono andati perduti.
Trovo strano che la maggior parte delle persone non sappiano in che modo sono venute al mondo.
LE PRIME DECISIONI LEGATE ALLA NASCITA

Il momento della nascita e del periodo prenatale , influenza quindi profondamente il modo in cui le persone vivranno la propria esistenza, l’apprendimento e le relazioni che intrecceranno da adulti.
Il ricordo della nascita, cioè il passaggio dal liquido amniotico all’aria e a un ambiente di eccezionali stimoli sonori, visivi e cinetici, e per di più di temperatura notevolmente inferiore a quella del corpo della madre, svolge un ruolo significativo nel modo in cui si percepisce il mondo, si apprende e si interagisce con gli altri.
Per nove mesi il bambino ha vissuto in un ambiente protetto dalle influenze esterne, caldo e confortevole, e l’intensa esperienza del passaggio da un ambiente all’altro lascia delle memorie indelebili che determineranno molti aspetti del comportamento futuro.
Trattandosi del primo contatto con il mondo esterno, e di un’esperienza per molti aspetti faticosa e drammatica, molte delle paure, delle insicurezze e delle difficoltà che l’individuo incontra durante la propria vita possono essere ricondotte ai primi momenti di vita e alle condizioni in cui si è svolto il parto.
È importante riuscire a liberare l’energia legata al trauma di nascita poiché si tratta della prima memoria “bloccata” di una serie, collegata a sensazioni o esperienze specifiche e negative.
La prima memoria, infatti, crea una predisposizione del cervello a bloccare tutte le altre esperienze simili.
Come dice Peter Levine, non è necessario, anzi è controproducente parlare e analizzare nei dettagli gli stessi traumi per anni; per questo propongo un lavoro equilibrato che passa attraverso il sentito e il percepito del proprio corpo nel qui e ora.Sappiamo che il modo in cui abbiamo vissuto quei primi momenti della nostra vita inciderà su tutta la nostra esistenza, su come ci muoviamo nel mondo e come viviamo le nostre relazioni.
È buona cosa quindi, dare attenzione e valore a un periodo così importante, come quello legato alla nascita.

Quando cambi il rapporto che hai con te stesso, cambi il rapporto che hai con gli altri.
Daniela Frignani

Ci sono cinque temi dello sviluppo della vita con associate risorse di base che sono essenziali alla nostra capacità di autoregolazione e che incidono sulla nostra capacità di essere presenti a noi stessi e agli altri nel qui e ora:
 
Connessione. Sentiamo di appartenere al mondo. Siamo in contatto con il nostro corpo e le nostre emozioni e capaci di una connessione costante con gli altri.
Sintonizzazione.
La nostra capacità di sapere di cosa abbiamo bisogno e di riconoscere, raggiungere e assorbire l’abbondanza che la vita offre.
Fiducia.
Abbiamo una fiducia innata in noi stessi e negli altri.
Ci sentiamo abbastanza sicuri da consentire una sana interdipendenza con gli altri.
Autonomia.
Siamo in grado di dire no e porre limiti con gli altri. Esprimiamo ciò che pensiamo senza sensi di colpa o paura.
Amore-Sessualità.
Il nostro cuore è aperto e siamo in grado di integrare una relazione d’amore con una sessualità vitale.
Nella misura in cui questi cinque bisogni primari sono soddisfatti, noi sperimentiamo regolazione e connessione.
Ci sentiamo al sicuro e fiduciosi nel nostro ambiente, fluidi e connessi con noi stessi e con gli altri. Sperimentiamo una sensazione di regolazione e di espansione.
Nella misura in cui questi bisogni primari non sono soddisfatti, noi sviluppiamo stili di sopravvivenza per cercare di gestire la sconnessione e la sregolazione.
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