Vi siete mai interrogati sul vostro percorso di nascita?
– in quali circostanze esteriori ed interiori, con quali sentimenti siete stati concepiti? Com’è cominciata la vostra storia qui?
– e come è proseguita la vostra gravidanza? Vostra madre con che sentimenti vi ha portato in grembo? Cosa respiravate dall’interno?
– com’è stato poi il rapporto con i vostri genitori e com’è ora quello con il partner e i suoi genitori , fino ad arrivare a chiedervi:
Ci sono parallelismi con quella di vostro figlio?
Le dinamiche di nascita hanno un impatto su ciascuno di noi.
Si parte dal presupposto che tutto è già nell’inizio e che il modello di ogni vita è già delineato al suo principio.
È importante quindi comprendere come una nascita avvenuta con qualche intervento medico, possa lasciare sull’essere umano che sta nascendo una profonda impronta, condizionando notevolmente la nostra vita e la percezione che abbiamo di noi stessi, fino a gravare persino sul nostro stato di salute.
Perché allora non credere che i disturbi e le malattie dei bambini possano anche avere una chiave di lettura?
Se riuscissimo a guardare da un altra prospettiva ciò che il bambino lamenta, anziché soffermarci su semplici affermazioni del tipo:
“È andato all’asilo tre giorni e si è già ammalato” “ picchia i bambini a scuola” “ a scuola lamentano che non sanno più come tenerlo” “ ha un sonno interrotto “ “ è iperattivo”…
Certo, genitori sotto pressione, a causa della malattia del loro bambino, o del suo comportamento ingestibile, ricorreranno immediatamente ai consigli pratici del loro medico, ma sarebbe importante anche tenere conto di altri fattori, a partire dal suo modo di essere arrivato alla vita, alla relazione dei genitori rispetto al loro ruolo, e alla loro stessa relazione, con l’essere stati piccoli.
Tutti gli aspetti non vanno concepiti in alternativa ma al contrario, visti da una visione d’insieme.
Le medicine, i rimedi, le terapie eliminano la causa ultima della malattia (infiammazione, spasmi, febbre, catarro, etc…).
Tuttavia portano a una vera guarigione solo se si guarda a tutto.
Se ciò non avviene, si va incontro a ricadute, la malattia tende a cronicizzarsi, oppure compare un disturbo apparentemente diverso, ma che è l’effetto di uno spostamento del problema su di un altro bersaglio.
I bambini sono LO SPECCHIO dei genitori e della loro situazione familiare.
Sebbene non sia sempre semplice da accettare, ciò non dovrebbe essere vissuto come una colpa bensì esclusivamente come una chiave di lettura, che permette all’intero sistema in cui i bambini vivono di orientarsi in un modo nuovo nella relazione.
Si tratta di trovare le risposte corrispondenti alle sfide che, di volta in volta, la vita ci pone.
Forse i genitori non riusciranno a trovare sempre tutte le risposte, ma a nostro parere è già davvero molto lasciare questo spazio di ascolto nuovo che lascia la possibilità che qualcosa di più profondo e molto vero, possa emergere.