Daniela

Da oltre trent’anni sono il punto di riferimento per molte persone che hanno trovato nella mia professionalità intuizione e competenza, un valido appoggio per recuperare la propria autenticità e autonomia.
La mia passione per la ricerca di strumenti innovativi che permettano di trovare soluzioni efficaci in breve tempo e con semplicità, mi ha spinta a conseguire titoli di studio d’avanguardia, nelle più svariate tecniche di riequilibrio psico-corporeo.
Accompagno le persone che lamentano disagi, sono debilitate o hanno un fastidio che le assilla da tempo, a sentirsi bene e a ritrovare uno stile di vita equilibrato, per poter essere se stesse e al meglio delle proprie potenzialità.
Sono una Counsellor specializzata nell’indirizzo corporeo e sistemico, con esperienza nella gestione e risoluzione dei traumi, sia a livello prenatale che derivanti da eventi traumatici come terremoti, lutti, malattie e incidenti. Il mio approccio integra l’ascolto psicologico e il lavoro corporeo, aiutando le persone a superare le difficoltà emotive e a ritrovare un equilibrio profondo tra corpo e mente.
LO SCOPO DEL MIO LAVORO
E’ di guardare a ogni individuo nella sua originalità, affinché possa essere sostenuto a risaltare le proprie innate qualità.
Sara’ fondamentale instaurare un rapporto di fiducia, affinché le soluzioni emergano spontaneamente attraverso una risposta corporea.
Ad ogni incontro, osserveremo i passi compiuti, aggiornando le modalità di intervento. Le nuove consapevolezze passo dopo passo, condurranno a sentirsi di bene in meglio.
Uso terapie naturali non medicali, e mi oriento al concetto di salute e non di malattia.
Il mio lavoro sarà di accompagnare all’ascolto del corpo, a comprendere i suoi messaggi, a rispettarlo. Volersi bene ed essere protagonista di un proprio cambiamento poco alla volta, giorno dopo giorno, sarà l’obiettivo.
La mia soddisfazione e’ veder rifiore un sorriso sul volto delle persone, veder rinascere l’entusiasmo per la propria vita, vedere l’ energia aumentare, insieme alla consapevolezza e all’amore per Se’.
La Tua gioia aumenta la Mia.

Studi Conseguiti

FORMAZIONE
Ho conseguito diplomi in diverse formazioni:
Riflessologia e discipline di massaggio psicosomatico conseguite dal 1987 e da oltre 30 anni, studio, pratico ed insegno queste tecniche
Linfodrenaggio Vodder® con Virginia Cool
Tutti i livelli di Thethaheating di Vianna Stibal
Naturopatia Iridologia Heilprackticher presso la scuola Costacurta di Trento
Costellazioni Famigliari con Attilio Piazza
Comunicazione con Attilio Piazza
Balance View di Candice O’Denver
Eft di Gary Craig
Prenatal and Birth Therapy sul trauma della nascita con Dominique Degrangees
Risoluzione Traumi con Somatic Experiencing con Daiane Heller, Doris Rothbauer, Berns
Narm con Larry Heller
Master con Michael Shea, Jaap Van Der Val, Grabovoi, Hellingher (genitori e figli)

ESPERIENZE
Perù con gli sciamani e riti andini
Tibet con i monaci

Materie

E’ una tecnica che insegna come utilizzare il nostro naturale talento di intuizione, attraverso uno stato profondo meditativo in cui sono rilevabili onde cerebrali Theta.
Questo stato costituisce la modalità con la quale diventa possibile connettersi con la Forza Creativa Primordiale e testimoniare trasformazioni energetiche profonde. Le onde cerebrali Theta (4-7 cicli al secondo) sono quelle che corrispondono a uno stato di rilassamento profondo, al sonno. Queste onde permettono al soggetto di alleviare lo stress, di provare sensazioni, di ricordare, riducono il dolore, promuovono il rilascio di endorfine e sincronizzano i due emisferi del cervello.
Le recenti scoperte dell’«American Journal of Psychiatry» suggeriscono che l’incremento di attività Theta nel cervello crea benessere.
AUTOGUARIGIONE SU TUTTI I LIVELLI
L’attuale formulazione della tecnica permette di sviluppare la capacità di cambiare a tutti i livelli: fisico, mentale, emozionale e animico, attraverso la connessione con quella sorgente energetica universale che unisce ed interconnette tutte le cose.
Secondo il THETAHEALING™, la sofferenza che spesso sperimentiamo è causata da una serie di programmazioni, registrate nell’essere umano, quale computer biologico, in quattro livelli: subconscio, genetico, storico, dell’anima.
Stati emozionali risultano, qualora siano “negativi” per il sistema-uomo, un malessere, che predispone a produrre uno stato di malattia. Quindi, l’interesse è oggi rivolto a trovare il modo per favorire il cambiamento di atteggiamento verso la vita, allo scopo di creare uno stato ottimale di salute.
Grazie allo stato Theta, si possono focalizzare le proprie energie e arrivare a rendersi testimoni di straordinari eventi “miracolosi” di vita.
Questa è la tecnica che potrebbe fare la differenza nella tua vita per sempre, attraverso l’amore e con l’amore.
La pratico nelle mie sessioni individuali, la utilizzo nei miei seminari di imprinting, ne trasferisco i concetti nella formazione sui temi della nascita nell’ultimo modulo.
La RIFLESSOLOGIA PLANTARE EVOLUTIVA ha come finalità Il riequilibrio dell’intero organismo, al fine di stimolarne la capacità di autoguarigione.
È rivolto a tutti i principianti e anche a chi vuole apprendere questa disciplina guardandola da una nuova prospettiva. Ho ideato così, un corso di approfondimento che io chiamo RIFLESSOLOGIA EVOLUTIVA, che ha lo scopo di restituire chiavi di lettura di tutte le manifestazioni del piede, affinché possa essere praticato un massaggio mirato. La Riflessologia rimane uno tra i più validi strumenti diagnostici e terapeutici esistenti, di cui si trova traccia nella storia, a partire da 5000 anni fa.
ll mio interesse alla Riflessologia nasce agli inizi degli anni 80, quando allora era impensabile parlare di zone riflesse e della possibilità di acquisire “nuova bellezza” grazie al ripristino di circuiti energetici bloccati. In quegli anni si lavorava rispettando il fatto, che non tutti potessero comprendere e accettare che uno squilibrio psicofisico potesse essere trascritto attraverso segni sul piede. Ogni segno come:, ecc callosità, colorito, vesciche, rossori, screpolature, ecc…indica una sofferenza psicofisica. Risalire al loro linguaggio permette di incontrare parti emotive trattenute, che in qualche modo rallentano il funzionamento fisiologico. Fu anche per me uno scoglio da superare, vederMi riflessa con tutte le mie emozioni non vissute, trattenute da meccanismi di vergogna, paura, senso di colpa e molto altro, non fu facile, ma rappresentò sicuramente una svolta nella mia vita. Ho dedicato molto tempo ad osservare poco alla volta le mie dinamiche, cercando di portargli luce, anziché alimentare l’ombra per tenerle protette. Questo meccanismo che oggi definisco “zone buie“, richiedono molta energia per rimanere nell’oscurità, energia che potremmo mettere a disposizione per mantenere uno stato di salute ottimale. Il mio stesso desiderio di stare bene nel senso profondo di bene, mi ha accompagnato attraverso questa disciplina. Per questo la riconosco come uno strumento che per me fu un punto di partenza importante e che attualmente pratico e insegno da molti anni.
La mia crescita come operatrice è sia dettata da 30 anni di esperienza di lavoro sugli altri, sia da un bisogno di continua crescita che fa di me oggi una professionista che lavora sull’individuo a 360°. Seguendo un principio olistico, il mio sguardo è rivolto al corpo, alla mente e all’anima a partire dal momento della nostra incarnazione.
Nel paradigma olistico,” un organismo”, è un sistema che non si può ridurre alla meccanica dei diversi elementi che ne fanno parte, ma tiene conto di un Tutto. Ogni individuo rappresenta una somma di tutte le sue parti, inseparabili, imprenscindibili, che lo caratterizzano e lo rendono un individuo Unico e speciale ma che convibra con tutti gli altri esseri. Il corpo è costituito da un insieme di strutture che convibrano e comunicano tra di loro. Ogni parte comunica attraverso zone riflesse nel piede, un disagio o uno squilibrio energetico, affinché possa essere visto. Quindi la Riflessologia diventa non solo un metodo per osservare ciò che un linguaggio non verbale comunica di noi, ma anche una mappa di punti che un operatore stimola per riequilibrare il corpo.
AGGIORNARSI
L’uomo evolve, così come il corpo si adatta alla sua evoluzione e gli operatori devono essere al passo con tutto questo. Aggiornare e ampliare un campo di osservazione è fondamentale per dare una sempre maggiore efficacia nel trattamento.
Il professionista deve essere sempre aggiornato e preparato, ma soprattutto deve distinguersi per la sua capacità di essere al proprio servizio e al servizio altrui in modo efficiente e serio.
ESSENZIALI E SEMPLICI
L’efficacia dipende dalla capacità dell’operatore di essere preparato nel cogliere velocemente ed efficacemente ciò che il piede rivela e concretamente portare gli stimoli che servono a produrre reazioni benefiche per l’organismo.
Ripristina l’equilibrio delle tre funzioni principali che sono alla base del buon vivere:
la respirazione
il movimento
il nutrimento
Per maggiori informazioni: http://www.saprei.it
TU SEI L’UNICO PROTAGONISTA NELLE TUE SCELTE
L’ etica sulla quale si fonda il lavoro del NATUROPATA e’ nel rispetto della persona e sul principio di autonomia. Tale concetto di autonomia si concretizza sulla regola, spesso dimenticata, che il soggetto stesso è l’unico protagonista del processo di guarigione in quanto sua, è la piena responsabilità della vita e del suo stato di equilibrio. C’è dunque una stretta connessione con la libertà di giudicare e scegliere ciò che si ritiene buono per se stessi.
NON SOMMINISTRA FARMACI
Sostiene processi di riequilibrio energetico su individui che per svariati motivi, manifestano disturbi psicosomatici per i quali è possibile intervenire utilizzando solamente prodotti naturali e una alimentazione sana che tenda a migliorare sempre più lo stato di benessere.
NON UTILIZZA NESSUN MEZZO SANITARIO
Si attiene facendo leva sulla sua preparazione di esperto in discipline naturali e non invasive, atte a sostenere la naturale tendenza del corpo a riparare da solo eventuali squilibri energetici.
HA UNA VISIONE OLISTICA
Certa che le basi scientifiche potranno sempre e solo dimostrare parte di una verità più complessa e al tempo stesso perfetta, che si racchiude in una visione olistica.
L’olismo è’ la totalità.
L’universo è un UNBROKEN WHOLE ( un tutto ininterrotto) le cui singole parti non hanno più un identità .
L’olismo è un particolare livello transpersonale dello sviluppo umano.
CHI SI RIVOLGE A ME
Il mio intento da sempre è stato quello di portare la conoscenza nel lavoro che svolgo tenendo a cuore innanzitutto il desiderio di essere nel rispetto della persona che si rivolge alle mie cure. L’ascolto di ogni sintomo e di ogni segno del corpo è un linguaggio di cui tenere conto, poiché è un avvertimento al suo bisogno di ripristinare un equilibrio, andato perso.
FINALITÀ DEI TRATTAMENTI
Attraverso tecniche olistiche ti accompagno a prendere coscienza del Tuo corpo, del suo funzionamento, delle sue manifestazioni, affinché il sistema energetico che da qualche parte ristagna o è stato interrotto possa rifluire ed essere rimesso in funzione per un corretto funzionamento psicofisico.
E’ un potente metodo di lavoro psico-fisiologico, sviluppato dal dottor Peter Levine, che offre una visione del trauma ricca di nuove prospettive. Il contributo più significativo e innovativo sta nell’osservare che ciò che accade nell’evento traumatico non è meramente psicologico, ma una complessa reazione fisica, neurologica e psichica.
La risoluzione del trauma risiede nel completare e scaricare i processi fisiologici piuttosto che nel ricordare o ripercorrere l’evento.
IL TRAUMA NON RISIEDE NELL’EVENTO, MA NELLA FISIOLOGIA DEL CORPO.
Le reazioni che avvengono nell’evento traumatico sono istintive e controllate dal tronco cerebrale e non possono essere influenzate con l’intelletto o la volontà.
Le risposte biologiche con cui noi esseri umani reagiamo a una minaccia, percepita o reale, ci orientano verso la minaccia e mobilizzano poi tutte le nostre energie per la lotta o la fuga. Se l’evento ci lascia la sensazione di essere sopraffatti, o sfiduciati e incapaci a difenderci, allora l’energia di sopravvivenza mobilizzata per la lotta o la fuga, non ha modo di scaricarsi e finisce cosi per essere convertita in sintomi.
Non promuove catarsi, bensì aiuta la persona a passare dalla frammentazione, all’integrazione.
Andando lentamente e attraverso un contenimento si aiuta la persona a costruire nuove esperienze interiori e si supporta il sistema nervoso nel lasciar andare l’eccesso dell’attivazione.
Il Modello Relazionale NeuroAffettivo lavora simultaneamente con la fisiologia e con la psicologia delle persone che hanno avuto esperienza di un trauma nello sviluppo. Ci sono cinque temi dello sviluppo della vita che sono essenziali alla nostra capacità di essere presenti a noi stessi e agli altri nel qui e ora: nella misura in cui questi 5 bisogni sono soddisfatti, noi sperimentiamo regolazione e connessione. Ci sentiamo al sicuro e fiduciosi nel nostro ambiente, fluidi e connessi a noi stessi e agli altri, sperimentando una sensazione di regolazione ed espansione. Nella misura in cui non soddisfiamo questi bisogni, sviluppiamo stili di sopravvivenza per cercare di gestire la sconnessione e la sregolazione. All’inizio gli stili di sopravvivenza rappresentano un successo e non una patologia. Tuttavia, poiché il cervello usa il passato per camminare il futuro, questi schemi di sopravvivenza restano fissati nel nostro sistema nervoso e creano un ‘identità adottiva ma falsa.
Il Narm si concentra meno sul perché una persona è come è …. ma più su come il suo stile di sopravvivenza distorce l’esperienza che sta vivendo nel momento presente.
Può essere d’aiuto capire come gli schemi sono cominciati, solo nella misura in cui questi modelli sono diventati stili di sopravvivenza che influenzano l’esperienza presente.
Narm usa quattro principi organizzativi:
.sostenere la connessione e l’organizzazione
.esplorare l’identità
.lavorare nel momento presente
.regolare il sistema nervoso
Se le terapie si concentrano sulle mancanze, sul dolore e sulle disfunzioni, il cliente diventerà abile nell’orientarsi verso le mancanze, il dolore e la disfunzione, evitando di favorire l’autoregolazione. Poco alla volta questo lavoro, porta a sentirsi meno vittime della propria infanzia. E’ la connessione con il proprio corpo e con le altre persone che porta a una ri-regolazione che guarisce. Ci sono continui flussi di informazioni che vanno dal cervello al corpo e viceversa e anche informazioni che vengono scambiate tra cervello rettile, cervello limbico e la corteccia, il Narm utilizza un approccio che riporta equilibrio nella comunicazione tra le varie parti.
Il movimento spontaneo di tutti noi va verso la connessione e la salute. non importa quanto isolati e introversi siamo diventati, ne’ quanto pesante sia il trauma che abbiamo vissuto. al livelo piu profondo, esattamente cosi come una pianta si muove verso la luce del sole, c’e’ in ciascuno di noi un impulso a muoversi verso la connessione.
aipo
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